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Nuove e Ultime Linee Guida Vasche Prima Pioggia

Le ultime Linee Guida per la gestione delle acque meteoriche in materia di vasche prima pioggia.

Linee Guida per la gestione delle acque meteoriche Comune di Reggio Emilia APPROVATE DALLA GIUNTA COMUNALE CON DELIBERA NR.94 DEL 30/04/2014 PG N°14774

Premessa

E' ben noto che gli eventi meteorici estremi, che provocano portate di deflusso superiori a quelle che i sistemi fognari smaltiscono in sicurezza, possono dare luogo ad allagamenti o indurre rilevanti problemi qualitativi nei corpi idrici superficiali che solitamente fungono da recettori delle acque in eccesso. Di conseguenza, la corretta disciplina delle acque meteoriche e reflue che defluiscono nei bacini urbani, a causa delle precipitazioni e degli scarichi civili e produttivi, rappresenta uno dei punti cardine delle politiche di salvaguardia dell'ambiente e più in generale della qualità complessiva della vita nei territori urbanizzati.
In particolare, come innanzi accennato, il problema della gestione delle acque non si esaurisce curando il loro allontanamento dalle zone urbanizzate in modo che non si verifichino allagamenti. E’ infatti necessario che sia anche operato un rigoroso controllo del loro impatto quali-quantitativo sull'ambiente in generale e sulle risorse idriche superficiali e sotterranee. Questo problema è particolarmente sentito nella Regione Emilia-Romagna, dove le acque sotterranee forniscono un rilevante contributo all’approvvigionamento idrico per uso civile. Il problema si è significativamente esacerbato negli anni recenti a seguito dell’espansione urbanistica che si è verificata nelle città emiliano-romagnole nelle ultime decadi. A ciò si aggiunge la circostanza che le direttive Europee, ed in particolare la direttiva CE 2000/60 "Water Framework Directive", hanno recentemente posto obiettivi stringenti di qualità delle acque superficiali, obiettivi che impongono alle amministrazioni uno studio più accurato del funzionamento dei sistemi di drenaggio urbano.

Le soluzioni tecniche proposte dalla letteratura per la gestione delle acque sono molteplici. Tuttavia, la loro applicazione è ancora oggetto di sperimentazione e ricerca, proprio per le difficoltà anzidette di decifrare i fenomeni complessi che riguardano la dinamica delle acque meteoriche. La stretta interdipendenza tra fognatura, impianto di depurazione e corpi idrici ricettori esige che i sistemi di drenaggio siano studiati con approccio unitario, ovvero analizzando l’insieme del contesto naturale e artificiale nel quale il sistema di drenaggio opera.

I corpi idrici naturali, le caratteristiche degli insediamenti, le reti di distribuzione idrica e le reti artificiali di drenaggio devono quindi essere studiati congiuntamente. Le esperienze svolte in diversi contesti sia nazionali che internazionali dimostrano l'importanza di questa concezione unitaria, che spesso ha portato a riconoscere la necessità di correggere le impostazioni inizialmente assunte, individuando nuove soluzioni atte a convogliare alla depurazione anche importanti aliquote delle acque meteoriche.

Vasche Prima Pioggia in Accumulo

... in breve

In linea di principio, i parcheggi dovranno essere realizzati con pavimentazioni drenanti o permeabili o semipermeabili al fine di consentire l’infiltrazione delle acque, minimizzando il deflusso superficiale. Sono da preferire le pavimentazioni inerbite poiché consentono una migliore depurazione delle acque meteoriche.

Laddove non sia efficace la realizzazione di parcheggi drenanti in quanto il sottofondo o sottosuolo non hanno una permeabilità sufficiente, la raccolta e la depurazione delle acque di prima pioggia dovranno essere previste quando la superficie del parcheggio sia superiore ad un valore assegnato, che si stima in circa 4.000 m2. Tale soglia può essere rivista in relazione al contesto territoriale ed alla criticità delle acque di falda (in Emilia-Romagna, in contesti estremamente sensibili, sono stati suggeriti valori di 2.000 m2).
Dovrà essere dimostrata la presenza di almeno 1 metro di spessore di terreno rispetto al massimo livello piezometrico della falda (valore medio dei valori massimi osservati su più anni) che fungerà da strato filtrante. In caso di mancato rispetto di tale condizione, i parcheggi saranno realizzati con pavimentazioni impermeabili e, se di superficie superiore a 500 m2, dovrà essere garantito il trattamento delle acque di prima pioggia o il loro convogliamento in fognatura nera, previo consenso del Gestore del Servizio Idrico Integrato.

Alcuni chiarimenti:

Sono considerate acque di prima pioggia quelle corrispondenti per un evento meteorico ad una precipitazione di 5 mm uniformemente distribuita sull’intera superficie scolante servita dalla rete di drenaggio; ai fini del dimensionamento delle portate si stabilisce che tale valore venga scaricato in un periodo di quindici minuti; i coefficienti di afflusso alla rete si assumono pari a 1 per superfici coperte, lastricate o impermeabilizzate e a 0,3 per quelle permeabili di qualsiasi tipo, escludendo dal computo le superfici coltivate.
Una volta riempita la vasca di accumulo le successive acque piovane, definite secondarie e teoricamente non inquinate, confluiranno direttamente nel corpo recettore grazie al pozzetto scolmatore posizionato a monte della vasca stessa.
L'acqua inquinata stoccata viene quindi rilanciata da una pompa sommersa che si attiva mediante quadro elettrico temporizzato , sensore di pioggia o sonde che regolano lo svuotamento dell’accumulo in modo che dopo 48/72/96 ore dalla fine dell’evento di pioggia il sistema sia pronto per un nuovo ciclo di funzionamento.
I sistemi di trattamento sopra descritti sono MARCATI CE, completi di dissabbiatura / disoleatura e sono in grado di trattare le acque secondo le richieste del D.lgs 152/2006 per scarico in pubblica fognatura in conformità ai limiti della Tabella 3, Allegato 5 del suddetto decreto per scarico in corso d’acqua superficiale. E’ possibile inoltre integrare gli impianti con finissaggio a quarzite e carbone attivo per raggiungere i limiti di scarico della Tabella 4 e scarico sul suolo.
L'utilizzo di manufatti, vasche ed elementi prefabbricati in cemento per la depurazione di queste acque è la migliore soluzione a livello strutturale, veloce nella posa e nell’installazione, carrabile in tutti i tipi di posizionamento, economica e durevole nel tempo.
L'esperienza e la competenza di Edili impianti 2 srl permette di ridurre al minimo gli imprevisti e i problemi di cantiere, ogni progetto viene valutato e personalizzato caso per caso, i tecnici seguono il cliente (le imprese, amministrazioni pubbliche o private) direttamente, prima, durante e dopo la realizzazione del lavoro.

Per Informazioni scrivere a info@edilimpianti.it oppure compilare il seguente modulo. I campi contrassegnati da (*) sono obbligatori.

Il progetto prevede l'utilizzo di fondi PNRR.

(*) Ho letto integralmente l'Informativa sulla Privacy; acconsento quindi al Trattamento dei Dati Personali secondo quanto stabilito dal Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali n. 679/2016 (GDPR).

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